

Comunicare ai figli la separazione
DECIDERE DI SEPARARSI
La decisione di separarsi arriva spesso in un clima di "reazione"ad un evento saliente o prolungato: un tradimento, un maltrattamento, l'eccessiva gelosia... allora uno dei due coniugi decide che non vuole più quell'uomo/quella donna. Alle volte accade però che dopo la prima reazione emotiva subentrino perplessità, dubbi e soprattutto paure, paura di ciò che stiamo perdendo, paura di ciò a cui stiamo andando incontro. e allora quella decisione così forte viene rivalutata e la situazione rimane immutata.
Allora quando si giunge alla separazione? Quando dalla reazione all'evento, si passa alla "risposta" ad una situazione stagnante fatta di
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mancanza di equilibrio tra il potere del marito e quello della moglie e assenza di una leadership condivisa,
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mancanza di rispetto delle differenze individuali,
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assenza di coesione, di senso di protezione e di impegno per preservare l’integrità della coppia,
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assenza di equilibrio tra il bisogno di mantenere una struttura stabile e al contempo flessibile ai cambiamenti che la vita comporta,
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impossibilità di esprimere sentimenti, emozioni, cura e affetto, e la comunicazione si limita alla rabbia e alla violenza;
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assenza di condivisione di regole e ruoli
In queste situazioni la separazione rappresenta l'unico strumento per riappropriarsi della propria vita, del proprio equilibrio emotivo e del rispetto di sè.
LE CONSEGUENZE SUI FIGLI. Il conflitto di lealtà.
Per effetto della separazione il triangolo relazionale mamma-papà-figli viene inevitabilmente alterato: mamma e papà sciolgono il loro legame d'amore, ma cosa resta del legame con i figli?
Con la separazione mamma e papà si fanno carico di una grande responsabilità: trasmettere ai figli il messaggio che è loro permesso continuare ad amare entrambi e che possono manifestare liberamente il loro amore sia all’uno che all’altro.
Può accadere a volte però che i genitori restino concentrati sulla tutela dei propri esclusivi interessi (o, peggio, coinvolgono i figli nella condivisione della rabbia verso l’ex coniuge) e tale messaggio non passa, i figli tendono allora a censurare, a disapprovare o a far ricadere tutta la “colpa” della separazione su uno dei due.
È in questo buco educativo che il conflitto di lealtà trova il suo motivo di esistere: i figli si sentono costretti a schierarsi dalla parte di uno o dell'altro genitore, vivendo una sofferenza senza uguali poiché, indipendentemente dalle ragioni di ciascuno, i figli sentono di appartenere sia alla mamma che al papà.
Approfondisci "Il Conflitto di lealtà"
I MIEI PERCORSI DI CONSULENZA
Un passo fondamentale per evitare una ripercussione psicologica della separazione sui figli è COMUNICARE in modo chiaro e condiviso la decisione di separarsi.
In un clima di elevata conflittualità per la coppia in crisi è tutt'altro che facile trovare la giusta tonalità emotiva e la chiarezza espositiva per comunicare ai figli cosa accadrà nella loro vita.
Per poterlo fare è necessario aver prima trovato un canale comunicativo all'interno della ex-coppia in cui ci sia ascolto e rispetto anche per i sentimenti negativi quali la rabbia, la frustrazione e la delusione.
La mia competenza in materia di separazione e mediazione familiare mi consente di aiutare la coppia in fase di separazione attraverso i seguenti percorsi:
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Percorso individuale per ciascun genitore: passare dalla "reazione" al comportamento dell'altro alla "risposta" ad una situazione che non mi appaga più
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Percorso di coppia: restare genitori dopo la separazione. Dopo l'apertura di un canale comunicativo basato sull'ascolto e l'accettazione reciproca si giunge alla definizione del Piano Genitoriale per la gestione "pratica" dei figli.
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Cosa comunicare e come comunicare la decisione di separarsi ai figli. Partendo da un'analisi dell'età, della maturità effettiva dei figli e dei legami esistenti tra genitori e figli cercheremo di delineare una comunicazione che trasmetta sicurezza e apertura all'ascolto dei figli.