

Conflitto
genitori - adolescente
DEFINIZIONE DI CONFLITTO
Il conflitto è un processo che si innesca nel momento in cui una parte percepisce che l'altra parte sta minacciando, o è sul punto di minacciare, qualcosa per la quale la prima parte nutre interesse.
Da questa definizione si può già intuire che nel caso del rapporto genitore-figlio adolescente la posta in gioco è da una parte l'identità di persona autonoma del figlio e dall'altra il ruolo di chi protegge e guida del genitore.
LA NECESSITA' DI RINEGOZIARE I RUOLI
Ogni conflitto, per essere ricomposto, ha bisogno di una ricollocazione di entrambe le parti dalla posizione originaria ad una più funzionale al raggiungimento dell'obbiettivo comune.
Per i genitori questo significa riposizionarsi rispetto alla definizione che fino ad oggi hanno dato di se stessi in qualità di genitori, riconoscendo nel figlio i frutti dei propri insegnamenti.
Per il figlio ricollocarsi significa ampliare l'immagine di sè trasmessagli di genitori arricchendola di modalità emotive e comportamentali frutto dell'esperienza personale e diretta al di fuori del contesto familiare.
LA MIA PROPOSTA DI RICOMPOSIZIONE DEL CONFLITTO
La risoluzione del conflitto genitori-figli adolescenti mi piace definirla ricomposizione. L'obbiettivo della consulenza psicoterapica è infatti ri-comporre una relazione significativa che poggi su basi nuove, più solide e mature. questa ricomposizione può essere raggiunta sia tramite un percorso familiare che tramite la sola consulenza ai genitori. Se infatti il figlio adolescente per sua "natura" sta ridefinendo la sua posizione rispetto ai genitori, questi ultimi possono far fatica a rinegoziare "da soli" la loro identità genitoriale.
IN CASO DI COMPORTAMENTI DEVIANTI (uso di alcool - droga - atti di bullismo - violenza...)
In questi casi la terapia familiare viene difficilmente accettata da parte del ragazzo/a. Presso il nostro studio viene applicato il Metodo della Nuova Autorità che, attraverso tecniche di comportamento scientificamente comprovate per la gestione relazionale dei comportamenti devianti, consente ai genitori di riappropriarsi del diritto di proteggere i propri figli.
lN CASO DI ADOLESCENZA COMPLICATA (ansia, depressione, panico, autolesionismo, basso rendimento scolastico...)
In presenza di stati ansiosi o depressivi, difficoltà di concentrazione e studio, ritiro sociale, attacchi di panico, nel figlio adolescente, è opportuno svolgere un percorso psicoterapico specifico con il ragazzo, da integrare al lavoro sul conflitto genitore-figlio.